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Dove lo stress ci logora, il respiro è un rifugio

Dove lo stress ci logora il respiro è un rifugio - Mindfulness Sardegna

Ti senti spesso come Alice nel paese delle meraviglie, sempre in corsa dietro al coniglio che non riesci mai a raggiungere? Magari i pensieri ti dicono che ce la puoi fare, ma quando ce la fai, ecco che c’è un nuovo coniglio, un nuovo problema da affrontare. Ansia, dolori muscolari, stanchezza, sono alcuni dei sintomi dello stress cronico. Scopriamo insieme come funziona.

Come funziona lo stress

Lo stress è considerato la risposta dell’organismo ad un evento (interno o esterno) valutato come pericoloso. Ovviamente, rispondere in modo efficace ad un pericolo è fondamentale per sopravvivere. Per questo, nel nostro corpo, esiste un sistema fondamentale che attiva la reazione da stress: l’asse ipotalamo – ipofisi – surrene.

Questo “asse” si comporta come una squadra che attiva la liberazione di adrenalina, noradrenalina, betaenforfine e soprattutto cortisolo. Queste molecole, durante lo stress, permettono di reagire prontamente alzando la soglia del dolore, aumentando l’attività del cuore e dei polmoni, facendoci sudare, aumentando il glucosio nel sangue. E tuttavia fa anche altro: deprime il funzionamento del sistema immunitario.

Chiaramente, se lo stress è reale è importante reagire prontamente. Ma se non lo è? Purtroppo la nostra mente ha una grande abilità nel rendere “pericolosi” eventi che non lo sono, almeno non per l’organismo. è un aspetto che conoscono bene le persone ansiose: anche stringere la mano ad una nuova persona diventa terribile. C’è inoltre una difficoltà in più: lo stress da acuto diviene spesso cronico.

Se gli stress sono troppi oppure non sono gestiti bene, la persona non ritorna ad uno stato di rilassamento, ma rimane in una continua attivazione non consapevole. Come potete rendervene conto? Se, provando a rilassarvi, iniziate a sentire dolori che prima non c’erano, tensione nel corpo, ansia, difficoltà di concentrazione, pensieri continui, è possibile che siate entrati nel circolo vizioso dello stress cronico. Proviamo ad essere sinceri con noi stessi: molti di noi fanno finta di non avere difficoltà, oppure tentano di scappare dalla propria ansia, reprimono il dolore. Ma non è questo che ci aiuterà.

Lo stress cronico è alla base dell’insorgenza di molte malattie organiche e di difficoltà psicologiche. Fra le molte, diabete, disturbi cardio-vascolari, psoriasi, malditesta, ansia, vissuti depressivi, disturbi psicosomatici, sono tutte condizione influenzate chiaramente dallo stress.

Un rifugio: il respiro

Quando ci troviamo nel bel mezzo di stress, ansia, depressione, tristezza, o anche intensa eccitazione, semplicemente prendere un respiro profondo può portare grande sollievo. Quando le nostre menti sono diventate tumultuose, l’ansia sembra travolgerci, siamo arrabbiati perché “capitano tutte a noi”, possiamo prendere un respiro profondo e …. ahhhh, l’agitazione si calma; a volte solo un po ‘, ma a volte molto! Per questo il respiro può essere un rifugio: un posto dove andare per stare con noi stessi, per ascoltare veramente che sì, siamo stressati, sì, ci sentiamo in ansia, ma guardare tutto ciò da dentro il respiro ci toglie dalla tempesta. Questo è un modo di praticare mindfulness.

Provalo ora. Fai un respiro profondo…. e lasciarlo andare lentamente. Come è cambiata la qualità di questo momento?

Gianluca Ostuni
Gianluca Ostuni
Psicologo, Insegnante MBSR qualificato presso il Center for Mindfulness UMass (fondato da Jon Kabat-Zinn), Insegnante di Mindfulness Psicosomatica.

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