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Rendere la cura di sé un atto quotidiano

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Un piacevole effetto collaterale del praticare la Mindfulness è che iniziamo a notare i modi in cui trascuriamo il nostro benessere e sviluppiamo una maggiore cura di sé. Che si tratti di abitudini malsane o dipendenze, stress o giudizi poco gentili su noi stessi, diventando più consapevoli vediamo questi problemi con una maggiore chiarezza nel corso del tempo. Con questa nuova consapevolezza spesso può venire il desiderio di iniziare a trattare noi stessi con più cura.

Primi passi verso l’auto-compassione

Per chi di noi è stato auto-critico o negligente verso il proprio benessere per tutta la vita, la cura di sé può in un primo momento essere scomoda e poco familiare. Potremmo anche non essere così bravi a riconoscere quando ne abbiamo bisogno. Lo sviluppo di un nuovo atteggiamento di cura verso noi stessi può richiedere tempo in quanto dobbiamo cambiare molti vecchi modelli di pensiero, di percezione, radicati e ripetitivi.

Inizialmente potremmo notare che abbiamo bisogno di prenderci cura di noi stessi solo quando ci sentiamo molto giù, come quando abbiamo l’influenza, quando la nostra depressione è davvero forte, oppure non riusciamo più a gestire la nostra rabbia. Questo è un primo grande passo! Tuttavia, la cura di sé non deve finire lì. Possiamo trasformare gli atti di cura in una abitudine quotidiana. Con la pratica può diventare assolutamente naturale, come lavarsi i denti!

Passare dalla piacevole distrazione all’impegno verso di sé

Anche se piccole azioni di gentilezza sono meglio di niente, per cementare veramente la cura di sé nel nostro modo di vivere può essere utile prendere intenzionalmente almeno 30 minuti al giorno per fare qualcosa di bello per noi stessi, in modo da fermare tutto ciò che stiamo facendo e concentrarci solo su di noi.

Lungi dall’essere egoisti o auto-indulgenti, lo sviluppo di una abitudine quotidiana di cura di sé ci può dare più energia e capacità di recupero per affrontare tutti gli altri aspetti della nostra vita.

Prendiamoci quindi l’impegno di dedicarci in questo modo:

  • senza pensarci o rifletterci sopra
  • ascoltando le sensazioni del momento presente, senza giudicare se vanno bene o male
  • lasciando da parte le distrazioni
  • portando curiosità e gentilezza verso queste sensazioni
  • ritornando alla nostra attività ogni volta che ci distraiamo.

Può capitare che, dopo una giornata di lavoro, ci dedichiamo uno spazio per lo yoga o la meditazione. Oppure che ci rechiamo in un luogo che ci ispiri bellezza, serenità, ed ammiriamo il panorama, che ci dedichiamo al nostro partner con rispetto, ascolto, presenza, amorevolezza.

Quali sono i tuoi modi preferiti per prenderti cura di te stesso?

Gianluca Ostuni
Gianluca Ostuni
Psicologo, Insegnante MBSR qualificato presso il Center for Mindfulness UMass (fondato da Jon Kabat-Zinn), Insegnante di Mindfulness Psicosomatica.

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