
La pancia gode – Secondo livello psicosomatico
12 Agosto 2020
Quello che alcuni chiamano esperienza – Emily Dickinson
1 Novembre 2020Ho appena scoperto questa poesia, che mi parla della pazienza, della crescita, della rivelazione e del risveglio. Leggiamola insieme:
Qualunque fiore tu sia,
quando verrà il tuo tempo, sboccerai.
Prima di allora, una lunga e fredda
notte potrà passare. Anche dai sogni
della notte trarrai forza e nutrimento.
Perciò, sii paziente verso quanto ti accade
e curati e amati, senza paragonarti
o voler essere un altro fiore.
Poiché non esiste fiore migliore
di quello che s’apre alla pienezza
di ciò che è.
E quando ti avverrà,
potrai scoprire che andavi sognando
di essere un fiore che aveva da fiorire.
La pazienza e il qui ed ora
Queste parole suggeriscono un senso di speranza, di attesa paziente, di fiducia nel futuro. Suggeriscono anche che nel procedere della vita incontreremo eventi spiacevoli: a volte saremo soli, a volte addolorati, freddi, sognanti. Puoi inserire tu il modo personale con cui fai esperienza del dolore. Accennano anche ad una cosa che ci diciamo: come vorrei scambiare il mio dolore per quello di qualcun altro, essere quella persona, essere in quel posto. Ma noi possiamo essere soltanto qui ed ora, il resto è solo illusione. Allora viene in soccorso la pazienza.
Potrei definire la pazienza come la capacità di amarci ora e ancora, qui e ovunque. La pazienza non è allontanarci dal momento presente per sperare in un futuro migliore: la pazienza è amarsi ora, umani e imperfetti come siamo. La pazienza è la capacità di venire a contatto con il lato insoddisfacente della vita, saperlo accogliere, contenere, curare. Per questo è un ingrediente fondamentale della crescita umana, per fiorire a noi stessi.
Leggi qui il post sul pilastro della Mindfulness della pazienza, e partecipa ai prossimi incontri gratuiti. Se invece sei interessato ad un approfondimento sul risveglio spirituale, contatta la nostra comunità risveglio.




